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Tortine alle more di gelso / Briose cu dude



Tortine con le more di gelso, buone e soffici , ideali per la colazione e merenda. Ciao...buon weekend a tutti!!!

Ingredienti:
per 12 pezzi
-9 cucchiai di zucchero
-9 cucchiai di farina 00 (io Molino Chiavazza)
-9 cucchiai di latte
-9 cucchiai di olio di girasole
-2 uova
-1/2 bustina di lievito
-1 bustine di vanillina
 - more di gelso o altra frutta

 Preparazione:
Frullate bene 2 tuorli con 9 cucchiai di zucchero e la vanillina. Aggiungete il lievito per i dolci ,9 cucchiai di olio , 9 cucchiai di latte e alla fine 9 cucchiai di farina, frullate bene. Il composto deve essere abbastanza denso. Montate bene gli albumi e incorporateli nel composto, mescolando lentamente con un cucchiaio di legno. Versate un po' d'impasto nelle forme ,sopra mettete due..tre more di gelso , sopra ancora un po' d'impasto e altre more di gelso. Infornate per circa 25 minuti a 180°, nel forno preriscaldato. Quando sono  dorate , sono pronte...fate comunque prova stecchino. Fredde spolverizzate le tortine con lo zucchero a velo.
>>L'impasto è lo stesso con quale ho preparato il dolce soffice con le mele<<









Cateva saptamani in urma ,am facut aceste briose cu dude. Sunt gustoase si pufoase, se pot face si cu alte fructe. Aluatul este acelasi de la  prajitura pufoasa cu mere.


Ingrediente:
pentru  12 bucati
 -9 linguri zahar
 -9 linguri ulei
 -9 linguri lapte
- 9 linguri faina oo
- 2 oua
 -1/2 plic praf de copt
- 1 pliculete vanilie
- dude sau alte fructe

Mod de preparare:
Se mixeaza cele 2 galbenuse cu 9 linguri zahar si vanilia .Se adauga praful de copt , cele 9 linguri de ulei ,9 linguri lapte iar la sfarsit 9 linguri faina . Mixati totul foarte bine . Compozitia finala trebuie sa fie destul de viscoasa. Separat cele 2 albuse se bat bine si se adauga la compozitie, incorporand incet cu o lingura de lemn. Puneti putin din compozitie in forme de briosa, puneti 2-3 dude ,deasupra iar putin aluat si alte dude. Coaceti briosele in cuptorul incalzit ,circa 25 minute ,la 180° Faceti proba cu scobitoarea. Cand se racesc, se pudreaza.



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Oggi solstizio d'estate e domenica la Superluna / Azi solstițiul de vară şi duminică Super Luna

foto web

Oggi 21 giugno 2013 si celebra il solstizio d'estate ,in pratica il sole raggiungerà la massima distanza dall'equatore determinando più ore di luce durante il giorno. Il 21 giugno è il giorno più lungo dell'anno.

Cosa simboleggia
La festa del solstizio d'estate è antica come l'uomo, si tratta di una giornata carica di significati simbolici e di magia. Secondo le feste pagane del passato, fate e dei legati al mondo della natura vagano libere per i campi. Tradizionalmente gli agricoltori ringraziavano per la venuta dell'estate, il raccolto, la frutta e per avere più ore disponibili per svolgere il loro lavoro e dedicarsi al divertimento. È anche una festa legata alla fecondità, tanto della terra come degli uomini. Fuochi e riti iniziatici sono soliti svolgersi in questa giornata, come anche veglie che simboleggiano il potere del Dio Sole e per auspicare un rinnovamento dell'energia. Inoltre si trattava di riti di purificazione che assicuravano il rinnovamento del ciclo vitale.

Su Regioni italiane trovate una parte dei eventi che si svolgono per il giorno del solstizio d'estate. 

Tra loro trovate, la notte delle streghe di San Giovanni in Marignano (Rimini).
A Rimini,ogni anno si svolge la festa del solstizio d'estate in tutte le spiagge. Ogni lido balneare offre musica e divertimento per soddisfare coloro che hanno bisogno di godersi le vacanze estive e tutti coloro che ne hanno voglia,possono assaggiare Sangrìa, pesce e carne di vari tipi; in alternativa,ci si può limitare ad ascoltare buona musica,attendendo il grande spettacolo dei fuochi d'artificio,pronti a colorare questa meravigliosa notte.
Fonte: web

Buon estate a tutti!


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 Il nostro satellite naturale, domenica 23 giugno 2013 ,sarà nel punto più vicino alla Terra di tutto l'anno, il cosiddetto perigeo.
Il perigeo è previsto intorno alle ore 13:20, ma il fenomeno ottico si potrà osservare al tramonto.
Quando la Luna è al Perigeo è comunque il momento dell’anno nel quale la vicinanza alla Terra permette di vederla più grande del solito con una maggiore luminosità .
Il prossimo appuntamento con il Perigeo cadrà il primo Agosto del 2014.









Biscotti con farina di riso e semi di papavero / Biscuiti cu faina de orez si mac


Questi biscotti con semi di papavero  , li ho fatti qualche anno fa e mi sono piaciuti molto. Ieri , li ho fatti ancora, cambiando la farina di grano tenero con la farina di riso. Sono deliziosi , si sciolgono in bocca.
Provateli ,sono davvero buonissimi in tutti e due modi. Un saluto a tutti e buon fine settimana!!!

Ingredienti :
 frolla 
-150 g. di farina di riso 
-100 g. di burro
-50 g. di zucchero
-1 uovo
ripieno 
 -100 g. di semi di papavero
 -100 ml. latte
-2 cucchiai rasi di zucchero
-qualche goccia aroma di vaniglia

Preparazione: 
Fate la frolla ,mescolando il burro morbido con l’uovo, lo zucchero e la farina. Deve risultare un impasto non troppo molle , omogeneo , non troppo sodo. Aggiungete un po’ di farina se serve. Coprite con della pellicola e mettere in frigo per circa 30 minuti. Con il frullatore a immersione tritate i semi di papavero, fino che diventano un composto omogeneo, leggermente umido . Mettete i semi di papavero frullati in una casseruola con il latte , lo zucchero e l’aroma di vaniglia. Mescolate a fuoco basso e quando il latte si è assorbito (diventa come una crema densa ) , togliete dal fuoco e lasciate a raffreddare. Togliete dal frigo la frolla e stendetelo in una sfoglia rettangolare spessa circa 0,5 cm . Sopra spalmate la crema raffreddata di semi di papavero. Rotolate lentamente anche con l’aiuto della carta da forno. Avvolgete il rotolo con la carta da forno e mettetelo nel freezer. Questa operazione si fa perché quando dobbiamo tagliare a fette non si appiattiscono ,sformano o la pasta frolla si rompe.  Lasciate circa 20-30 minuti nel freezer, rotolo deve essere abbastanza sodo . Tagliate a fette larghe 1-1,5 cm. e mettete i biscotti nella teglia da forno rivestita con la carta da forno . Cuoceteli nel forno preriscaldato, temperatura media, fino che diventano leggermente dorati.





Con questa ricetta partecipo al contest Mani in pasta -la farina di riso di Molino Chiavazza




Sant' Antonio di Padova - Santo dei miracoli / Sf. Anton de Padova - Făcătorul de Minuni



Sant 'Antonio da Padova, il "santo dei miracoli", è uno dei santi più amati nel mondo cattolico. Le virtù taumaturgiche per cui è invocato, hanno fatto di lui semplicemente «il Santo». 


 Nel 1195 nasce a Lisbona il 15 agosto: il papà Martino, gentiluomo e cavaliere del re Alfonso, e la mamma Maria Teresa lo battezzano col nome di Fernando. Nel 1210 Fernando entra nel Monastero agostiniano di S.Vincenzo de Fora. Nel 1212 si trasferisce nel convento di Santa Croce a Coimbra. Nel 1220 viene ordinato sacerdote. Nel 1221 scosso per l'uccisione di cinque frati francescani missionari in Marocco, chiede e ottiene di farsi francescano e di partire in missione. Appena arrivato in terra africana, una strana malattia infrange il suo sogno ed è costretto a ritornare. La nave sulla quale si era imbarcato, per evitare il naufragio è costretta ad approdare in Sicilia. Da qui parte per prendere parte al Capitolo generale dei francescani, ad Assisi. Antonio incontra san Francesco. Frate Graziano, ministro generale della Romagna, conduce con sé il frate portoghese, affinché celebri la santa Messa ai Frati del romitorio di Montepaolo. Lí Antonio vive da eremita la regola francescana. Nel 1222 il 24 settembre, in occasione di una ordinazione sacerdotale celebrata a Forlí, deve tenere, per obbedienza, un sermone, che fa un'enorme impressione. Cosí comincia la sua grande epopea di predicatore, di docente e di ministro dell'Ordine. Di qui la sua predicazione si estende a tutta l'Italia settentrionale e alla Francia meridionale. Nel 1224 diviene insegnante di teologia nelle scuole di Bologna e di Montpellier. Nel 1226 è custode della provincia di Limoges e poi ministro provinciale della Romagna. Nel 1230 provato dalla malattia, si ritira a Padova, nel convento di S. Maria Madre del Signore. Qui si dedica alla compilazione dei Sermoni. Il 13 giugno 1231 muore.


Basilica di Sant'Antonio di Padova  - foto presa da web

Nel 2006 ho visitato la Basilica di Sant'Antonio ,ho accompagnato il mio figlio per il ritiro della prima comunione.


Oggi 13 giugno 2013 la Basilica resterà aperta dalle ore 5.30 alle ore 22.30

• Ore 10.00: S. Messa per i Collaboratori e gli Associati al "Messaggero di sant’Antonio".
• Ore 11.00: S. Messa Solenne: Presiede S. Ecc.za Rev.ma Mons. Antonio Mattiazzo, Arcivescovo-Vescovo di Padova.
• Ore 17.00: S. Messa Solenne: Presiede p. Giovanni Voltan, Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali.
• Ore 18.00: Processione delle Reliquie del Santo e della sua statua per le vie di Padova (Piazza del Santo, Via del Santo, Via S. Francesco, Canton del Gallo, Via Roma, Via Umberto I, Prato della Valle, Via B. Luca Belludi, Piazza del Santo). Al termine della Processione, discorsi del Ministro Provinciale e del Sindaco della Città, e benedizione con la Reliquia del Santo.


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Le preghiere a S. Antonio

Preghiera per chi chiede una grazia 
Ricordati, o Sant’Antonio, che tu hai sempre aiutato e consolato chiunque è ricorso a te nelle sue necessità. Animato da grande confidenza e animato dalla certezza di non pregare invano, anch’io ricorro a te, che sei così ricco di meriti davanti al Signore. Non rifiutare la mia preghiera, ma fa' che essa giunga, con la tua intercessione, davanti a Dio. Vieni in mio soccorso nella presente angustia e difficoltà, e ottienimi la grazia che ardentemente imploro, se è per il bene dell’anima mia…… Benedici il mio lavoro e la mia famiglia. Tieni lontano da essi le malattie e i pericoli dell'anima e del corpo. Fa' che nell’ora del dolore e della prova io possa rimanere forte nella fede e nell’amore di Dio

 Supplica a Sant'Antonio 
O gloriosissimo Sant'Antonio, benignissimo mio protettore e potentissimo mio avvocato, a voi fiducioso ricorro nelle presenti mie necessità e spero di essere da voi esaudito. Voi sapete le mie angustie, conoscete i miei bisogni, vede­te le mie afflizioni, ma vedete pure la fiducia che in voi ho ri­posto: si, da voi mi aspetto aiuto, il soccorso, la consolazione. Deh! porgete a me la vostra mano potente, e guidatemi al porto bramato in mezzo alla tempesta, dalla quale sono in ogni parte sbattuto. Non voglio mettere misura ai vostri soccorsi ma lascio interamente a voi il modo d'aiutarmi, che voi ben sapete quello che è più utile e vantag­gioso. Mi esaudirete, o Antonio santo? Ne sono indegno, lo confesso, perché ho meritato purtroppo con i miei peccati ogni più gran male; e le presenti mie angustie ed afflizioni sono troppo lievi castighi alle mie tante colpe. Ma ora ne sono pentito e dolente, e voi non abbiate riguardo alla mia indegnità bensì alla fiducia che in voi ho riposto. Sentite, o amabile Santo, prima di negarmi la grazia che vi domando, consultate il cuore vostro generoso e magnanimo, se esso vi dice di non esaudirmi, fatelo pure che io ne sono contento. Ma no, o Santo misericordioso, no, non sia mai vero che in mezzo a tanti, i quali in voi ritrovano aiuto, soccorso e consolazione, io solo non abbia ad essere da voi esaudito. Un raggio di speranza già rifulge alla mia mente, e una voce sento al cuore la quale mi dice che voi non volete di­sprezzare la mia umile supplica e la mia povera offerta. Deh! si, o gran Santo, accettatela ed esauditela. Amen.

  Preghiera di un ammalato 
Ammirabile Santo, glorioso per la celebrità dei tanti miracoli operati in vita e per le grazie e i miracoli, che adesso continuamente impetri a beneficio della povera umanità sofferente, io, fedele tuo devoto, molestato dalla mia malattia, che da tempo mi affligge, con cuore pieno di immensa fiducia a te ricorro. E vero che non merito di essere esaudito, per avere tante volte offeso il mio Dio e meritato giustamente i suoi castighi, ma, o caro Santo, io pen­tito delle mie colpe a te ricorro per ottenere prima di tutto il perdono dei miei peccati e la piena rassegnazione alla Divina Volontà, e poi per ottenere la guarigione dalla mia presente infermità, se la mia salute può servire per il bene dell'anima mia e per la gloria di Dio. Non disdegnare la mia preghiera, ma muoviti a compassione del mio stato, guarda la mia necessità, e guariscimi. Offro il mio male a te perché me ne liberi e mi ridoni la primitiva santità. Amen. (Pater, Ave, Gloria)

Preghiera del Giovane 
 O glorioso S.Antonio, amico dei giovani, a te mi rivolgo con fiducia, a te affido le mie aspirazioni e i miei desideri. Aiutami a vivere puro di cuore, costante nella pratica della vita cristiana e fa che sia capace di attuare gli ideali più belli. Ti raccomando il mio studio, che voglio affrontare con serietà in modo da formarmi alla vita ed essere utile ai miei cari e al mio prossimo. Fa che possa trovare dei veri amici, tienimi lontano da ogni male, e aiutami a essere forte nelle mie convinzioni umane e cristiane. Proteggimi sempre e intercedi per me presso Dio. Amen.

 Per i nostri benefattori 
O glorioso Santo, che sei tanto vicino al Signore, ti pre­ghiamo di intercedere per tutti coloro che ci fanno del bene. Ricordati anche di tutti coloro che nel passato ci sono stati vicini con la loro bontà, il loro aiuto e il loro conforto. Che il Signore esaudisca le loro aspirazioni e i loro desideri, e ricompensi largamente le loro necessità in questa vita e in Paradiso. Amen


La pia pratica dei martedì ad onare di Sant’Antonio è antichissima; però in origine si componeva di nove. Coll’andar del tempo la pietà dei fedeli li portò fino a tredici, in memoria del 13 giugno consacrato alla morte del Santo. I tredici martedì servono benissimo come preparazione alla festa, ma possono praticarsi anche nel resto dell’anno. I tredici martedì di Sant'Antonio li trovate qui

NOVENA A SANT’ANTONIO DA PADOVA 
 1° GIORNO
Sant'Antonio, tu che hai ricercato la solitudine nelle tue lezioni apostoliche per abbandonarti alla contemplazione, preservaci dall'agitazione e dal rumore. Donaci il gusto della preghiera. Insegnaci a lodare Dio come tu Lo hai lodato, a parlargli come tu Gli hai parlato. Che il nostro cuore, sull’esempio del tuo, si apra alla ricchezza dell’amore divino. Padre, Ave, Gloria
 2° GIORNO
Sant'Antonio, per la fedeltà al Vangelo, tu sei diventato il sale della terra, la luce del mondo e della Chiesa. Accordaci questa stessa fedeltà generosa perché la nostra vita, lontana dal fiaccarsi, sia riempita di buone opere e in questo modo tutta la gloria sia resa al Padre del cielo. Padre, Ave, Gloria
 3° GIORNO
Sant'Antonio, tu, la cui lingua non ha mai conosciuto la corruzione perché non ha mai smesso di benedire il Signore né d'invitare gli uomini a benedirlo, facci la grazia di partecipare alla tua lode e di annunciare Gesù Cristo tutti i giorni della nostra vita. Padre, Ave, Gloria
 4° GIORNO
 Sant'Antonio, che hai domandato al fratello Francesco d'insegnare la teologia ai primi fratelli dell'ordine incitandoli allo spirito della preghiera e della devozione, apri la nostra intelligenza e il nostro cuore alla conoscenza dei misteri di Dio. Aiutaci a ricercare sempre la verità e a vivere nell'obbedienza della Chiesa. Padre, Ave, Gloria
 5° GIORNO
Sant'Antonio, riconosciuto come il "santo di tutto il mondo", hai amato particolarmente i piccoli e i poveri. Rendici fraterni a tutti coloro che soffrono e che sono afflitti perché rinascano alla speranza e ritrovino il cammino della gioia. Padre, Ave, Gloria
 6° GIORNO
Sant'Antonio, hai attinto la tua bontà dal cuore del Bambino Gesù che hai tenuto tra le braccia. Con la dolcezza degli umili, donaci anche l'ardore degli artigiani della pace, la limpidezza dei puri e la generosità dei misericordiosi. Insegnaci a guardare i nostri simili con benevolenza e ad amarli con tutto il cuore. Padre, Ave, Gloria
 7° GIORNO
Sant'Antonio, nella croce di Cristo, ci hai invitati a scoprire il valore della nostra vita e a misurare la profondità delle nostre ferite che solo il sangue del Figlio di Dio potrà guarire. Aiutaci a comprendere di quale amore noi siamo amati e ad offrire le nostre sofferenze per la salvezza del mondo. Padre, Ave, Gloria 8° GIORNO
Sant'Antonio, tu hai amato teneramente Maria, la Madre di Gesù. Tu l'invocasti come "Gloriosa Signora e Porta del Cielo", e sei ricorso a Lei ogni giorno, specialmente nelle ore difficili. Con te, noi vogliamo pregarla umilmente e donarle la nostra fiducia raccomandandoci al suo buon soccorso. Padre, Ave, Gloria
 9° GIORNO
Sant'Antonio, innalzato alla gloria del cielo, intercedi per noi presso Gesù e Maria. Sii per tutti l'amico fedele attento ai nostri bisogni. In mezzo alle nostre gioie e alle nostre pene, guidaci sul cammino che porta a Dio. E che si aprano infine per noi le porte del Regno. Padre, Ave, Gloria

***informazioni prese da web***

WHB#387 Confettura di more di gelso / Gem (dulceata ) de dude






Sulla strada che porta a casa mia , c’è un bel albero di more di gelso. Quest'anno  ,come sempre , ha fatto tantissimi frutti . La settimana scorsa ,visto che avevo più tempo e voglia , ho raccolto un bel po’di more di gelso. Cosi ho mangiato a volontà, ho fatto un po’di confettura e delle tortine morbide per la colazione . Nell’albero ci sono ancora parecchie ,e cosi ho già programmato per domani un’altra raccolta. 
La confettura(marmellata) lo fatto cosi. 




Ingredienti:
 -500 g. di more di gelso
 -250 g. di zucchero
 -succo di mezzo limone

Preparazione:
Togliere il picciolo alle more, meglio con i guanti usa e getta . Io ho tagliato con una forbicina. Lavare bene le more di gelso e metterle in una pentola con lo zucchero e succo di limone. Le more di gelso sono abbastanza dolci e secondo me 250 g .di zucchero per 500 g. di frutta va benissimo. Se volete una confettura molto più dolce ,mettete in più lo zucchero. Bollite a fuoco molto basso, mescolando ogni tanto, fino che lo sciroppo si addensa. Dopo circa un oretta è praticamente pronta .Frullate con un mixer a immersione . Se volete, potete lasciare le more di gelso intere,senza frullarle. Sterilizzate i barattoli 10-15 minuti in acqua che bolle, togliete dall'acqua e lasciate che si asciugano...magari in forno caldo . Mettete la confettura /marmellata ancora ben calda negli barratoli , chiudeteli bene e capovolgerli a testa in giù per circa 10 minuti , coperti con dei pani da cucina .Girate i barratoli e lasciateli ben coperti fino al giorno dopo . Depositare in dispensa al buio e fresco.




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gelso nero 

Fino a un secolo fa, i gelsi erano ancora diffusi in tutta Italia e venivano coltivati sia per fornire il cibo ai bachi da seta sia per i frutti gustosi, detti more. Non era soltanto il sapore a renderli grati, ma anche la convinzione che potessero curare molti mali.
 
Il Gelso nero (Morus nigra L.) e' molto simile al gelso bianco ma più robusto, può raggiungere i 15 metri di altezza e presenta tronchi e rami più grossi; resiste meglio al freddo e più essere coltivato fino ai 1000 metri. E' originario dell'Asia Minore e Iran, introdotto in Europa probabilmente in epoca remota; è una pianta molto longeva e può vivere fino a 150 anni. Rispetto al gelso bianco presenta inoltre foglie più piccole. I frutti sono commestibili ed hanno anche un sapore piuttosto gradevole per cui, soprattutto in passato erano usati come alimento; sono infruttescenze più grandi di quelle del gelso bianco, formate da tante piccole drupe di color nero-violaceo e, contrariamente a quelle del gelso bianco, acidule fino al momento della maturazione. Dal punto di vista alimentare il frutto migliore è sicuramente quello del gelso nero, che per il suo sapore dolce e gradevole potrebbe tranquillamente essere mangiato anche al naturale una volta raggiunta la maturità, cioè quando ha assunto un colore viola scuro quasi nero, tuttavia più spesso si preparano marmellate, sciroppi, gelatine, confetture, sorbetti,e per la presenza di una discreta quantità di zuccheri si possono ottenere, per fermentazione, delle bevande alcoliche. Oltre che per l’alimentazione il gelso nero veniva sfruttato anche per alcune proprietà medicinali, in quanto i frutti a maturità, per la buona presenza di pectine, sembrano avere proprietà purganti. Contengono poi vitamina A e C, calcio, fosforo, gomme e tannini, ad azione astringente. Proprio per questo le more di gelso sono entrate a far parte anche della medicina popolare come rimedio contro le infiammazioni alla bocca e alle vie respiratorie; la polpa veniva usata in cosmesi per maschere lenitive di pelli secche mentre il succo trova uso in in lozioni idratanti. L'infuso di foglie, ricche di aminoacidi, acido folico, acido folinico, manganese, zinco boro, rame e composti volatili, ha proprietà antibiotiche e diuretiche. L’estratto ottenuto dalle foglie sembra avere azione riequilibrante del metabolismo cellulare, e in grado di far diminuire il contenuto di colesterolo e grassi nel sangue. In fitoterapia principalmente viene utilizzato come ipoglicemizzante e antianemico. L’azione antianemica è invece dovuta alla presenza di composti essenziali per la ematopoiesi tra cui acido folico. Il decotto di corteccia e radice ha proprietà antiinfiammatorie per le vie respiratorie e viene impiegata come stimolante della motilità gastrointestinale.
Nota: informazioni prese da web




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Con questa ricetta, partecipo all'iniziativa di WHB#387
L’idea dell’WHB è di far conoscere ad altre persone l’uso di erbe, piante, frutta e verdura .

Questa settimana il blog di Cristina- La cucina di Cristina è ospite di questa iniziativa. Brii - Briggishome è organizzatrice italiana , la fondatrice è Kalyn - Kalyn’s Kitchen e attuale organizzatrice è Haalo - Cook (almost) anything at least once .





Gaufre (waffle) salate di patate e formaggio / Gaufres (faguri) sarate cu cartofi si branza

La gaufre, nota come waffle o waffel, è un dolce a cialda croccante fuori e morbido internamente, cotto su doppie piastre roventi che gli conferisce il caratteristico aspetto goffrato. Sono tipiche di Francia, Belgio, Germania , Paesi Bassi.
La loro origine, sia da identificarsi addirittura nell'antica Grecia. Ne esistono diverse varianti ,dolci e salate. Da quando ho comprato la cialdiera, ho fatto solo le gaufre ..waffle o waffel …salate. Le gaufre con le patate (gaufres de pommes de terre ) si fanno (di solito) con le patate crude grattugiate .Io ho provato a farle con i fiocchi di patate (per il purè istantaneo) . Una’altra volta ,ho preparate le gaufre salate con le patate lesse. Le prossime gaufre..certamente ..saranno con le patate crude!!! Non ne parliamo...non vedo l'ora di fare anche quelle dolci!!!


Ingredienti:
-metà busta di preparato in fiocchi per purè o 3 patate lesse
-1 uovo
- 3 cucchiai di formaggio Gran o Parmigiano
-50 g. di yogurt bianco intero
-4 formaggini -io Inalpi
-3 cucchiai farina 00 - io Molino Chiavazza
-1 cucchiaio raso di pangrattato
-1 cucchiaino aglio macinato o polvere
-pomodori secchi sott'olio ( facoltativo )

Preparazione: 
 Mettete in una ciotola il purè che avete preparato con gli fiocchi di patate .Al posto dei fiocchi potete usare tranquillamente le patate ,prima li lessate e poi li schiacciate . Mescolate il purè o le patate schiacchiate con l’uovo ,aglio ,lo yogurt, formaggio grattugiato ,i formaggini , farina e pangrattato .Aggiungete i pomodori secchi tagliati a striscioline. Mescolate bene tutto, fino che diventa un composto omogeneo. L'impasto dovrà essere una via di mezzo: né troppo liquido, né troppo solido. Se vi sembra troppo liquido aggiungete la farina o pangrattato .Se vi sembra troppo asciutto, aggiungete ancora un po’ di yogurt. Mettete circa 2 cucchiai sulla piastra de waffle ben riscaldata (macchinetta elettrica) , stendere l’impasto sopra e chiudete la piastra .Tenete fino che diventino ben dorate . Solo prima di fare il primo waffle oleate la piastra con dell’olio. Se non si ha a disposizione la piastra si potrà usare una padella antiaderente leggermente unta di olio extra vergine e ben calda.Sono buone calde e fredde.


 




"La notte delle streghe" di San Giovanni in Marignano (RN)


LA NOTTE DELLE STREGHE
La notte di San Giovanni Centro storico, piazza e vie adiacenti San Giovanni in Marignano (RN)



La manifestazione “La Notte delle Streghe” di San Giovanni in Marignano (provincia di Rimini)  giunge quest’anno con enorme successo alla sua XXV, edizione in programma dal 19 al 23 giugno 2013 . Anche quest’anno si alzerà il sipario sulla manifestazione, per cinque giorni di impedibili spettacoli di artisti italiani e stranieri, anteprime, eventi, spettacoli di strada, maghi, giocolieri, mimi, musicisti, animatori, mangiafuoco… Chi passeggia per le vie del borgo durante le serate della manifestazione, può assaporare l’alchimia del mercatino magico, con i suoi prodotti artigianali, le essenze, i gusti, i manufatti e gli unguenti a base di erbe, e contemporaneamente degustare le proposte enogastroniche di ristoranti ed associazioni locali e, come ogni anno, salutare l’arrivo dell’estate nella Riviera Romagnola ricordando riti e tradizioni folcloriche propiziatorie e concludere la manifestazione con il tradizionale ed evocativo “Rogo della Strega” nell’Alveo Ventena che si svolgerà alla mezzanotte del 23 giugno.
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La manifestazione affonda le sue radici nella più antica ritualità legata agli astri ed al ciclo agrario. Nel corso della storia alla festa pagana del solstizio d'estate, via via condita in Romagna di superstizioni e ritualità popolari, si legò la celebrazione religiosa di San Giovanni, il santo patrono da cui il paese prende il nome. Secondo i proverbi popolari in questa notte “tutto può accadere e a tutto si può rimediare”. Per questo alla festa si associano tante superstizioni, al punto che la notte di San Giovanni è tradizionalmente conosciuta come la Notte delle Streghe, all'insegna del folclore e della superstizione. La tradizione vuole infatti che in questo particolare momento astrale le streghe si radunassero nei crocicchi della strade per espletare i loro sortilegi, dal momento che a loro volta erano favorite dalle speciali potenzialità dell’acqua di San Giovanni. La leggenda vuole inoltre che Artemisia, la strega buona della Valconca, abitasse a San Giovanni in Marignano, luogo di streghe, inganni e superstizioni fin dal Medioevo.



Artemisia, conosciuta come la strega buona della Valconca, prende il suo nome dalla nota pianta color rosso sangue. Da alcune testimonianze sembra che la strega sia vissuta intorno all’800, quando divenne famosa per il Rito dell’Olio contro il malocchio e per l’esercizio della magia buona in contrapposizione alla vicina nemica, la Strega del Foglia che, in cambio dei benefici, richiedeva il sacrificio di bambini.
Leggenda vuole che Artemisia fosse anche un’esperta interprete dei tarocchi e, nelle notti d’estate, molti ricorrevano ai suoi poteri per propiziarsi l’amore, la salute ed il benessere.
L’antico rito dell’olio
Il rito prediletto dalla strega Artemisia era appunto il rito dell’olio, da praticarsi nelle sole notti di luna piena per scoprire se la persona interessata avesse o meno subito il malocchio. Il rito è caratterizzato simbolicamente dal numero sette. Posta una scodella o un piatto da cucina con dell’acqua sulla testa dell’interessato, si versano sette gocce d’olio e, a seconda della conformazione che assumono, permettono di dedurre se la persona abbia o meno subito il malocchio. Per allontanare il malocchio, una volta gettata via l’acqua si eseguono sulla testa sette croci con un ramoscello d’ulivo benedetto, ripetendo la formula ed il rito fino a che le gocce non restano intatte al contatto con l’acqua.


Periodo di svolgimento: 
dal 19/06/2013 al 23/06/2013 
Orario: dalle 21.00 alle 24.00 


Ingresso: gratuito 

Programma: Per cinque giorni dal tramonto fino a notte fonda artisti italiani e stranieri, spettacoli di strada, maghi, musici, chiromanti, fachiri e giocolieri si avvicenderanno riempendo di alchimia tutto il paese, in una manifestazione giunta con successo alla sua XXV edizione.
 La kermesse degli artisti sarà allietata anche dal mercatino magico, ricco di prodotti artigianali, essenze, manufatti ed unguenti a base di erbe. Si potranno inoltre assaggiare menu a tema proposti da ristoranti ed associazioni locali e come ogni anno salutare l’arrivo dell’estate ricordando riti e superstizioni della tradizione e concludere la manifestazione con il tradizionale e propiziatorio “Rogo della Strega” nell’Alveo Ventena.


San Giovanni in Marignano e’ facilmente raggiungibile con vari mezzi di trasporto.
In Auto: Autostrada A14, uscita Cattolica – San Giovanni – Gabicce.
In Aereo: Aeroporto Internazionale “Federico Fellini”, collegato alla stazione FS di Rimini con il bus n. 9 ogni 30 minuti.
In Treno: linea Bologna – Ancona, stazione di Cattolica – San Giovanni – Gabicce.
In Autobus: Agenzia Tram Servizi Rimini, Linea 134 dalla stazione di Cattolica.
Sito ente:  http://www.comune.san-giovanni-in-marignano.rn.it   


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foto prese da web-precedenti edizioni 
piazza Silvagni San Giovanni in Marignano 









PUNTI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Comune di San Giovanni in Marignano (Informazioni) Piazza Silvagni 12 - 47842
San Giovanni in Marignano (RN)
- Tel: ++39 0541 828165 - 828124 - Fax: ++39 0541 828182
Orario giorni feriali: 08.00 - 14.00
Orario giorni festivi: chiuso
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1 Giugno la Festa del Bambino in Romania






La festa del bambino è celebrata nel mondo in diversi giorni. Oggi 1 Giugno, in Romania si festeggia la Festa del Bambino. Anche in altri paesi Est-Europei, come la Polonia, la Bulgaria o la Reppublica Ceca. La tradizione vuole che in questo giorno i genitori comprino piccoli regalini e dolci, a scuola non ci sono le lezioni e si organizzano piccoli spettacoli e festicciole. In tutte le città si organizzano spettacoli, feste, attività, laboratori , concerti nei parchi e centri commerciali.




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